È difficile intercettare la Buona Notizia nel Vangelo odierno. Inizia con tre raccomandazioni: donare una delle due tuniche; non esigere più di quanto è stato fissato; contentarsi delle proprie paghe. Segue l’annuncio dell’imminente arrivo di Colui che battezzerà in Spirito Santo e fuoco. È la domenica gaudete, così chiamata per l’invito a gioire proposto dalla liturgia. Gioire di cosa, visto che il Vangelo propone dei comportamenti da seguire, e il Battista avverte che il Messia sta venendo nel mondo per stanare i cattivi e punirli? Il discorso di oggi è la prosecuzione di quello della scorsa domenica, perciò le indicazioni suggerite sono gli strumenti per attuare il “preparate la via del Signore”. Viene il Signore e ogni uomo potrà vederlo. “Neanche in Israele ho trovato una fede così grande” (Lc 7,9). Egli viene a proclamare ai prigionieri la liberazione (Lc 4,18), a guarire gli infermi colpiti da mali di ogni genere (Lc 4,40), a chiamare i peccatori a convertirsi (Lc 5,32). Ecco la Buona Novella. Se però il cuore dell’uomo è appesantito da “affanni della vita” (I domenica di Avvento), essa non lo raggiunge.
Accade la stessa cosa anche in altri ambiti. Quante volte capita di esclamare “Non ce la faccio a seguire questa incombenza”; “Ero talmente stanco, che non sono riuscito a godere quella giornata di svago”. Appesantiti dall’ansia di accumulare beni per vivere con maggior sicurezza; tesi ad affermare noi stessi e i nostri diritti; angustiati dallo sforzo per recriminare ciò che ci spetta, rischiamo di non accorgerci che sta venendo per noi il Salvatore. E anziché carpirne la presenza, come pula portata dal vento ci ritroviamo catapultati altrove, a condurre una vita senza senso e senza speranza. I personaggi del Vangelo di oggi non si accontentano di un’esistenza di questo tipo: chiedono al Battista cosa devono fare per ottenere l’eredità promessa. Il popolo tutto è in attesa. E noi? Crediamo che Gesù Cristo vuole renderci persone felici e realizzate? Ne abbiamo fatto esperienza? Solo le risposte affermative a queste domande possono suscitare il desiderio di seguire la via per incontrare ancora una volta il Salvatore.