Il Vangelo di questa domenica fa parte di alcune pagine che l’evangelista Matteo dedica al tema della necessità della vigilanza. Qualcuno potrebbe chiedersi: perché questa necessità della vigilanza? E l’evangelista Matteo risponderebbe: perché la venuta del Signore è imprevedibile.
La parabola delle dieci vergini – il Vangelo di questa domenica – ci parla proprio della venuta imprevedibile del Signore: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo» (Mt 25,1). Le vergini attendono l’arrivo dello sposo, sanno con certezza che arriverà, ma non sanno quando. Per questo devono essere preparate per una attesa che potrebbe essere breve ma anche lunga. La lampada e l’olio che alimenta la fiamma che illumina è una immagine che dice di questa attesa.
La parabola poi insiste su un particolare: le vergini, «cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi» (Mt 25,2-4). Alcune vergini, sagge, sono pronte per una lunga attesa: questo essere pronti per una lunga attesa è rappresentato dalla riserva dell’olio in piccoli vasi. Bisogna essere pronti, nell’attesa del Signore, anche al suo ritardo. L’evangelista, in tal modo, vuole metterci in guardia dal pericolo di approfittare del ritardo del Signore (nell’attesa mi occupa di altro) e dal pericolo di rimanerne delusi.
In tal modo il messaggio che ci viene dato è questo: non dobbiamo preoccuparci se il giorno del Signore è vicino o lontano perché l’importanza del tempo che ora stiamo vivendo non dipende dalla lontananza o vicinanza dell’arrivo dello sposo; invece, il tempo che viviamo nell’attesa è importante perché è ricco della possibilità di salvezza. Questa è l’attesa sapiente dello sposo che viene: riconoscere, nella luce della fede, la realtà della nostra esistenza – nelle piccole e quotidiane occupazioni – come l’occasione che ci viene data per vivere tutto nella tensione alla rivelazione del volto di Cristo, l’amato.