Nel ritmo celebrativo, il silenzio è necessario per il raccoglimento e la preghiera interiore. Non è vuoto, assenza, bensì presenza, ricettività, reazione davanti a Dio che parla a noi, qui e ora, e opera per noi, qui e ora. “Sta in silenzio davanti al Signore” ricorda il Salmo 37. In verità la preghiera, con le sue diverse sfumature, – lode, supplica, invocazione, grido, lamento, ringraziamento – prende corpo a partire dal silenzio. Tra gli altri momenti, nella celebrazione dell’Eucarestia, ha particolare rilievo il silenzio dopo l’ascolto della Parola di Dio e soprattutto dopo la comunione al Corpo e Sangue del Signore.