In queste settimane sul foglio parrocchiale abbiamo pubblicato delle riflessioni che ci aiutano a riscoprire il dono ineffabile e vitale della Santa Eucaristia.
Con queste riflessioni intendiamo anche prepararci alla grande festa del Corpus Domini che celebreremo il 3 giugno prossimo, solennità che vuole esaltare il Sacramento Eucaristico e aiutare tutti i fedeli a scoprirne le ricchezze inestimabili.
Vorremmo celebrare con particolare intensità questa celebrazione perciò invitiamo fin d’ora tutti i fedeli a partecipare ai momenti di adorazione che si terranno nei giorni precedenti e soprattutto alla liturgia solenne di domenica 3 giugno alle ore 10.30 alla quale farà seguito la processione Eucaristica per alcune vie della nostra parrocchia.
L’Adorazione eucaristica prolunga la celebrazione
L’adorazione Eucaristica è nata in Occidente da un bisogno istintivo di prolungare la celebrazione del Mistero. Non è quindi una devozione particolare. Essa si lega strettamente alla celebrazione e per questo deve essere eucaristica, anche nella struttura interiore, e non soltanto una qualunque preghiera silenziosa davanti al tabernacolo o all’ostensorio. Deve partire dallo stato eucaristico di Gesù, dal suo essere immolato per noi, testimone del Padre fino alla morte, perfetto adoratore del Padre, distruttore degli idoli, fonte di comunione perfetta degli uomini tra loro e col Padre. Deve nutrire in noi la continua ricerca di dialogo e la capacità di offrire la nostra vita.
La prolungata preghiera davanti alla santa Eucaristia porta il fedele ad assumere mentalità eucaristica preesistente, cioè che esiste non per sé ma per gli altri. La comunità allora si identifica anche come chiesa, come assemblea, con l’atteggiamento pasquale di Cristo e ne assimila il modo di essere, di fare, di donarsi. Ecco, allora, tutti gli aspetti di attenzione ai poveri, agli emarginati, la coscienza missionaria, l’avere tratti preferenziali per gli ultimi.