La comprensione dell’Eucaristia richiede ascolto e meditazione
Se vogliamo capire l’Eucarestia dobbiamo dare molto spazio all’ascolto e alla meditazione della parola. La liturgia della Parola deve cioè estendersi nell’ambito della vita personale e comunitaria, perché altrimenti l’eucaristia non esercita la sua forza. In fondo noi stiamo ponendoci la domanda: perché una Messa, che ha valore infinito, non cambia il mondo? Perché deve stendere tutte le sue virtualità nell’ambito dell’intera vita e questo passa in maniera primaria attraverso l’estensione della liturgia della Parola.
L’Eucaristia è la Pasqua resa presente e la Pasqua non può essere intesa se non nel contesto dell’intera storia della salvezza. Quindi chi non conosce l’intera storia di salvezza non capisce la Pasqua, non capisce l’Eucaristia e la Messa gli dice poco. È certamente un cammino lungo il capire che l’Eucaristia ci unisce con il cammino che ha fatto la Chiesa attraverso tutti i secoli. Il capire l’Eucaristia nel contesto della vita di Gesù, delle sue scelte, delle beatitudini, dei miracoli di misericordia, delle sue invettive, della sua capacità di dono, è un cammino lungo, ma non ce n’è un altro. Per capire l’Eucaristia dobbiamo capire tutto Gesù, tutto il Vangelo, dobbiamo capire Maria, Giovanni Battista, Davide, Mosè, il popolo di Dio: perché tutte le esperienze sono scritte per noi.