L’Eucarestia va accolta come dono
Il primo atteggiamento di chi vuole lasciarsi formare dall’eucarestia è quella di lasciarsi “trafiggere”. Rievocando e applicando la parola di Simone e Maria: “Una spada ti trafiggerà l’anima”, possiamo dire che occorre lasciar agire l’Eucarestia, darle spazio: questo è la cosa fondamentale.
Lasciarsi formare vuol dire mettersi in attitudine di colui che riceve, di colui che ascolta. Il contrario di questa attitudine è l’atteggiamento di chi non ha niente da ricevere e da ascoltare. Non dobbiamo presumere di sapere già tutto dell’eucarestia: la sua forza, infatti, è come la forza di Cristo di cui Paolo parla nella Lettera ai Filippesi. Buttare via tutto per la conoscenza di Cristo che “supera ogni conoscenza”, l’Apostolo la chiama “sublime conoscenza” di Cristo che fa dimenticare le cose passate per estendersi a ciò che deve venire. È una conoscenza trascendente di Cristo. l’Eucarestia è un dono che Dio continuamente ci dà ed è lui che continuamente mette in noi l’atteggiamento di silenzio e di ascolto del mistero eucaristico.