Continuiamo la nostra riflessione sulla festa della Dedicazione della Chiesa Parrocchiale in preparazione alla festa che celebreremo domenica 25 novembre 2018.
Il termine Chiesa proviene dal greco Ekklesia, significa “assemblea del popolo” e ci fa subito capire la sua dimensione comunitaria. Gesù ha chiamato gli apostoli attorno a sé formando la prima comunità, successivamente li ha invitati a costruire altre comunità. Per questo la Chiesa, come ci ricorda san Paolo, è edificata “sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù” (Ef. 2,20). La Chiesa è formata dai battezzati, pietre vive, che la edificano con la loro testimonianza di fede per “un edificio spirituale per un sacerdozio santo” (Pt. 2,5). La Chiesa quindi è una comunità dove deve regnare la comunione con Dio e tra i fratelli, perché lì è presente Gesù., come ci ricorda lui stesso “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt. 18,30). La Chiesa vive il tempo storico, che va dall’Ascensione di Gesù fino alla sua venuta finale, alla fine dei tempi. In questo cammino deve testimoniare la carità, ovvero l’amore, l’unione fraterna, poiché la Chiesa è maestra di comunione e insegna ai battezzati a fare altrettanto, come era agli inizi, in cui i discepoli erano “un cuore solo e un’anima sola” (At. 4,32). La Chiesa è segno della presenza del Regno di Dio, essa annuncia e testimonia come i cristiani devono vivere per far parte del Regno. Nella professione di fede, il Credo, affermiamo le note peculiari della Chiesa: Una, Santa, Cattolica, Apostolica.