Il Concilio ha riaffermato il duplice carattere della Quaresima: battesimale e penitenziale (Cfr. SC 109). I catecumeni si preparano a ricevere il Battesimo: i battezzati attraverso un itinerario di penitenza e conversione, ravvivano i doni già ricevuti nel Battesimo. Il lezionario insiste su questi aspetti. Se è sempre possibile utilizzare i grandi testi battesimale dell’evangelo di Giovanni (anno A), la riforma liturgica ha introdotto altri due cicli (B e C), ciascuno con una propria caratterizzazione. Così, se l’anno A insiste maggiormente sul tema battesimale, l’anno C pone al suo centro l’itinerario penitenziale.
Caratteristica del ciclo B è uno sguardo cristologico, che concentra l’attenzione sul mistero pasquale di Gesù. Infatti, dopo le prime due domeniche, nelle quali ogni anno risuonano i testi relativi alle Tentazioni e alla Trasfigurazione, il ciclo B mostra, nella terza domenica, Gesù come il nuovo tempio, luogo della comunione definitiva tra Dio e gli uomini; nella quarta come Colui che viene innalzato sulla croce per la salvezza di tutti; nella quinta, come il chicco di grano che muore nella terra per portare un frutto abbondante. Scopriamo così quale sia il cuore dell’itinerario battesimale e penitenziale: la nostra piena conformazione al Cristo crocifisso e risorto.