Continuiamo la nostra riflessione in preparazione alla festa della dedicazione della Chiesa.
UNA, perché i cristiani si riuniscono attorno ad un solo Signore, il quale in terra ha posto il Papa. Dobbiamo impegnarci a testimoniare l’unità, e a prodigarci per essa, poiché è un desiderio espresso da Gesù: “Perché tutti siano una cosa sola; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv. 17,21).
Il movimento ecumenico, particolarmente vivo e perseverante all’interno della Chiesa, si preoccupa di promuovere incontri con i fratelli separati delle altre confessioni cristiane, al fine di raggiungere la tanta auspicata unità fra tutte le Chiese.
SANTA, perché è nata da Cristo, il Figlio di Dio, come ci ricorda san Paolo: “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la Parola e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata” (Ef. 5,25b-27). Attraverso di essa viene operata la salvezza con la celebrazione dei sacramenti, i quali sono i segni che fanno crescere in noi la grazia di Dio; è santa ma, essendo formata da creature umane, quindi da peccatori, è bisognosa di purificazione.
CATTOLICA, che significa universale, poiché Gesù ha inviato i discepoli ad annunciare il Vangelo in tutto il mondo, perché vuole che tutti si salvino. Per questo la Chiesa è missionaria: essa è chiamata a portare il Vangelo a tutti i popoli.
APOSTOLICA, perché la Chiesa è fondata sulla testimonianza degli apostoli. Infatti è grazie alla loro predicazione che la Chiesa si è diffusa; questa testimonianza viene garantita e portata avanti dalla Tradizione della Chiesa. I vescovi, grazie alla successione apostolica, sono diretti successori degli apostoli; essi devono vivere in comunione con il Papa, che è il successore di Pietro.