Profumiamo di bontà – Cammino di quaresima
La parabola del vignaiolo, con il suo appello alla conversione, ha parlato, in questa terza domenica di Quaresima, di un albero che non ha dato frutti. È un albero che, per il momento, non profuma. Proseguendo nel cammino quaresimale, intrapreso come comunità con i bambini e i ragazzi, abbiamo oggi incontrato l’OLFATTO che, come il Gusto e l’Udito, ci può essere di aiuto per entrare in relazione con Dio. Il cartellone, in vista sul presbiterio, ci ha indicato il passaggio che compie il terzo personaggio del disegno: da una vita vissuta senza buone azioni, inodore, ad una che emana profumo di bontà. Molte volte nella nostra vita abbiamo incontrato, e incontriamo, persone “buone”; ci sono accanto, in famiglia, al lavoro, a scuola, nella nostra comunità. Sono quelle che sanno diffondere attorno a loro il buon profumo di Cristo. Prima della proclamazione del Vangelo di oggi (Lc.13,1-9) è stato incensato l’Evangeliario. Il nostro olfatto è stato coinvolto in una esperienza sensoriale che parlava allo spirito, elevandolo e purificandolo. Nelle nostre liturgie possiamo quindi scoprire l’importanza che viene data a tutti i sensi, la partecipazione al rito di tutto il nostro corpo. S. Paolo ci ricorda che “Noi siamo dinnanzi a Dio il profumo di Cristo”. Con i piccoli, di seconda e terza elementare, abbiamo pregato dicendo: Padre donaci di camminare sempre sulle strade del Vangelo per diffondere sempre frutti di gioia, condivisione, pace e amore negli ambienti che frequentiamo.
I catechisti dell’iniziazione cristiana