Cammino di Avvento 2018
Guardando il cartellone posto ai piedi dell’altare, la nostra attenzione è rivolta al secondo personaggio che oggi si aggiunge alla scena ancora incompleta. È Giuseppe, lo sposo promesso di Maria, al quale è stata rivelata la prossima maternità della sua “promessa”. Spunta fuori a mezzo busto, sceglie di dare più spazio al tronco di Iesse facendo così intendere di conoscere e di credere in ciò che è stato profetizzato e che gli è stato confermato in sogno. Il suo volto, diversamente da quello di Zaccaria, esprime sì meraviglia ma anche interesse. Pur non comprendendo tutta la portata di ciò che gli sta accadendo, dimostra, anche con il silenzio, attenzione e disponibilità, consegnandosi a noi come esempio di uomo giusto, umile, premuroso. Lo abbiamo presentato così anche ai più piccoli durante i ritiro di domenica scorsa. La storia di Giuseppe può insegnare loro che, ascoltando, ci si accorge di avere doni e risorse nascoste da condividere con gli altri. Guardando poi alla famiglia di Nazareth, potranno capire il valore del giocare insieme, del sorridere a qualcuno, del chiedere scusa, del perdonare, del pregare in casa e alla Messa . Ma anche quello dei regali che, se semplici e accompagnati da incontri veri, sono il segno del donarsi agli altri…. In questa seconda domenica di Avvento, i bambini e i ragazzi hanno portato all’Offertorio le borse “ACCENDI UNA SPERANZA” contenenti generi alimentari (destinate alla Caritas parrocchiale) preparate insieme in famiglia. Questo è un modo per andare incontro a Gesù insieme al nostro prossimo, uniti nella comunità cristiana.
I catechisti dell’Iniziazione Cristiana