Nella omelia di domenica scorsa don Marino, nel commentare il Vangelo (Mt 22,34-40), ci ha richiamato al cuore dell’essere cristiani: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
Non si tratta di rispettare tutta una serie di leggi e leggine che nel tempo si sono accumulate ed in parte disciolte, ma di andare all’essenziale che racchiude in sè tutto il nostro “essere nell’amore di Cristo”. Si tratta di un amore che richiede la risposta di tutto il nostro essere, cioè totale, come totale è l’amore di Dio nei nostri confronti.
Ma qui casca l’asino!!! Ci ha fatto pensare … Come possiamo amare Dio che non vediamo se tutti i giorni non amiamo i nostri fratelli che vediamo, che ci sono vicini, con i quali condividiamo la vita? Essi sono il volto di Dio tra noi, volto che non sappiamo riconoscere o che non vogliamo vedere.
Viene a proposito uno scritto, di un autore che non conosco, che mi pare abbia bene attualizzato cosa significa amare il prossimo:
Ho chiesto una cosa a Dio
Ho chiesto a Dio la forza, … e Lui mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Ho chiesto a Dio La saggezza; … e Lui mi ha dato problemi da risolvere.
Ho chiesto a Dio la prosperità; … e Lui mi ha dato muscoli e cervello per lavorare.
Ho chiesto a Dio il coraggio; … e Lui mi ha dato pericoli da superare.
Ho chiesto a Dio l’amore : … e Lui mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Ho chiesto a Dio dei favori: … e Lui mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo, ma tutto quello di cui avevo bisogno mi è stato dato.
Quando alla fine della nostra vita ti presenterai davanti a Dio Lui ti chiederà solamente dieci cose:
- Dio non ti chiederà che auto avevi … ma ti chiederà a quante persone hai dato un passaggio.
- Dio non ti chiederà se era grande la tua casa … ma ti chiederà quante persone hai ospitato.
- Dio non ti chiederà se i tuoi abiti erano firmati … ma ti chiederà quante persone hai aiutato a vestirsi.
- Dio non ti chiederà in quale quartiere vivevi … ma ti chiederà come trattavi i tuoi vicini.
- Dio non ti chiederà quante cose hai comprato … ma ti chiederà quante cose hai venduto per dare.
- Dio non ti chiederà quanti amici avevi … ma ti chiederà quanta gente ti considerava suo amico
- Dio non ti chiederà il colore della tua pelle … ma ti chiederà la purezza della tua anima.
- Dio non ti chiederà perché hai tardato a cercare la fede … ma Lui ti prenderà con amore e ti salverà dalla seconda morte.
La vita è una sola quindi non la sciupare. Ricorda: ama e vivrai per sempre. Dio è grande.
E’ quasi un esame di coscienza, soprattutto per i più anziani, ai quali il tempo si fa breve e non è possibile recuperarlo, ma c’è la speranza di una vera conversione.