Associazione Sant’Antonio: Casa Taliercio

E’ aperta tutti i giorni dalle ore 17.30.

 

La casa di prima accoglienza per donne in difficoltà “Giuseppe Taliercio”, prima opera dell’Associazione S. Antonio, è una realtà della nostra Parrocchia da poco più di sette anni.

La storia di quest’opera parte però da più lontano: ha la sua genesi nel sinodo parrocchiale del 1992-1995 e nel lavoro sviluppato da un primo Gruppo di Base che si è interrogato su come una comunità cristiana possa vivere concretamente il dono della Carità come valore a cui ogni cristiano è chiamato in virtù del Battesimo ricevuto, testimoniando l’amore che Dio ha per tutti gli uomini. In particolare nell’anno pastorale 2001-2002 è maturata l’idea di realizzare “un’opera segno” che andasse incontro alle povertà del territorio mestrino, in particolare a quello su cui insiste la nostra Parrocchia.

Dopo un’attenta indagine svolta con i servizi sociali del Comune, la Caritas Diocesana ed Antoniana, si è optato per la realizzazione di una “Casa di prima accoglienza per donne in difficoltà”, un tipo di struttura di cui era carente la nostra città, da realizzarsi nello stabile inutilizzato da anni dell’ex asilo parrocchiale.

Per questo è stata costituita il 19 marzo 2002, per iniziativa di 40 parrocchiani, l’Associazione S. Antonio-Mestre, una ONLUS senza scopo di lucro costituita con il fine di svolgere un’attività assistenziale in particolare verso le persone più svantaggiate. Primo scopo dichiarato la costruzione della casa.

Con l’approvazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale, superando problemi di tutti i tipi e con l’impegno e l’entusiasmo di tante persone, la ristrutturazione dell’ex asilo di via Aleardi,154 è stata portata a termine: la casa, intestata a Giuseppe Taliercio, in grado di dare accoglienza a 21 signore, in camere con bagno a 1-2-3- letti, con cena e prima colazione, veniva inaugurata dal nostro Patriarca il 23 novembre 2003 ed aperta all’accoglienza il 14 aprile 2004.

Contemporaneamente all’esecuzione dei lavori si è organizzata la gestione della struttura, rivolgendosi prima di tutto ai parrocchiani, ma anche ad altre realtà. Si è subito constatato il segno della Provvidenza, sia nell’affrontare i problemi economici, sia nell’incontro con la mensa di Ca’ Letizia con la quale è in atto fin dall’inizio una splendida collaborazione che permette tutte le sere ad un volontario di ritirare il necessario per la cena delle ospiti, che per il numero dei volontari che hanno risposto alla chiamata: una quarantina di persone, piene di entusiasmo, adeguatamente preparate.

I risultati si vedono: dal 14 aprile 2004 – giorno di apertura della casa – fino al 26 maggio 2011, sono state accolte per 6 o 12 giorni ben 4.062 signore, provenienti sopratutto dai paesi dell’est europeo (tra queste 61 donne italiane).

Questa accoglienza è offerta gratuitamente a donne che si trovano in difficoltà per un periodo di 6 o 12 giorni, dalle 17.30 alle 9.00 del giorno successivo; è resa possibile grazie alla disponibilità di 40 volontari che prestano la loro opera gratuitamente, alternandosi nelle varie attività relative alla gestione della casa tutti i giorni dell’anno, escluso il mese di agosto, periodo in cui la struttura rimane chiusa.

Attività che consistono nell’accoglienza e registrazione delle ospiti, nello star loro vicino nel periodo di permanenza nella casa, nell’andare a prendere e servire la cena, nel preparare e servire la colazione, nell’impartire alle ospiti nozioni di lingua italiana, usi e costumi locali, educazione civica, diritti e doveri del cittadino, nel seguire le varie operazioni in cucina e nelle camere svolte a cura delle ospiti.

Tutte queste attività sono svolte con disponibilità ed amore; le porte sono aperte a tutti i parrocchiani che desiderassero offrire un po’ del loro tempo a questo servizio di carità. Vi assicuriamo cha la cosa più bella è quella che non si può mostrare: sono i volti, gli occhi di queste persone che – in un momento di fatica e anche di confusione e disperazione – si sono sentite accolte, amate, oggetto dell’attenzione dei volontari che hanno cercato di creare un ambiente per quanto possibile famigliare, facendo il possibile perchè si sentissero a casa loro.

Buona parte dei volontari risiede nel territorio parrocchiale, si sentono parte ed hanno sempre fatto riferimento alla Parrocchia; alcuni sono anche impegnati in diverse altre realtà che vi sono presenti.

Il Parroco cura la loro formazione, momento indispensabile per poter operare, con incontri mensili che si appoggiano sulla Parola di Dio, privilegiandone i temi volti alla gratuità, all’accoglienza ed dono di sé.

Sito internet: https://www.casataliercio.org/